Il miglior maestro è il tempo, peccato che uccida tutti i suoi discepoli.

Se penso al passato , a ieri, ad un’ora fa, non trovo differenza tra questi ricordi e un sogno; 

che differenza c’è tra un sogno e i ricordi di quando avevo 6 anni, 20 anni?! Entrambi si trovano in un tempo diverso da dove mi trovo in questo momento,sono immagini lontane, un po’ confuse, flash a cui non riesci a dare una sequenza lineare, come un sogno.

Il tempo ha creato lo spazio, lo spazio tra me e i ricordi, in  questo spazio ci sono i desideri di ragazzo, i pomeriggi trascorsi a rincorrere un’emozione, uno sguardo di una lei, più idealizzata che reale. La fantasia e l’immaginazione mi hanno sempre preceduto, quando poi finalmente arrivavo fisicamente, le cose erano sempre diverse. Vivevo tutto dentro me e il mio mondo non era per niente sincronizzato con le cose intorno: ricordo una canzone dei Freur, Doot Doot, è stata le mie ali per un periodo, che voli!!!!! Potevo passare pomeriggi interi trasportato di qua e di la, su e giù, dentro e fuori le sensazioni che sentivo nel petto, nel cuore. Che tenerezza mi faccio a ripensarmi, vorrei tornare indietro solo per abbracciarmi e dirmi “ tranquillo Pé ……..la vita è un sogno, un giorno ti sveglierai e lo capirai”.

Pubblicato da peppevagnoni

In cammino

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