Quando raccontavano “Quella sera eravamo in tre……. o quattro”, o quattro ero io.
In qualche modo ero sempre io, anche se non c’ero, perchè “o quattro” era e può essere, una condizione interiore.
Ho sofferto di questo per tutta la mia adolescenza e forse più. Quanta fatica si fa per essere riconosciuti.
A poco più di vent’anni mi imbattei in questa frase:
“L’uomo comune cerca certezza negli occhi di chi ha di fronte, e chiama questo fiducia in sé. Il guerriero cerca d’essere senza macchia agli occhi dello Spirito, e chiama questo umiltà”.
Mi sentii nutrito di un nettare mai provato. Negli anni a venire tutto si capovolse, compresi che la vera strada era realizzare in tutto e per tutto la condizione di Pallino Pinco. Ho fatto tante cose per percorrere questa via, senza aimè riuscirci come vorrei, per questo ancora non posso definirmi libero.